Monastero e Chiesa della Visitazione di Maria Santissima

Descrizione

Il Complesso

Come da antica consuetudine, anche ad Alzano Lombardo abbiamo due conventi dell’ordine francescano adiacenti, uno destinato ai frati ed uno alle suore. Un primo conservatorio di Vergini Velate risale al 1527, ma la congregazione femminile fonda il primo Oratorio soltanto nel 1657. Si trattava di donne che avevano aderito alla regola del Terz’ordine francescano, note come Velate poiché, prima della costruzione del loro Oratorio, per recarsi alle funzioni religiose della vicina chiesa della Pace si coprivano il volto con un velo. Nel 1657 iniziano i lavori per la costruzione di una chiesa dedicata a San Carlo Borromeo e all’Angelo Custode. Le fonti parlano di un edificio di modeste proporzioni con un solo altare che dal 1740 ospitava una tela di Carlo Ceresa. Quando la congregazione di Terziarie Francescane viene assorbita dall'Ordine delle Salesiane la capienza della chiesa risulta inadeguata e viene eretto, nel 1737, il monastero. L’acquisto del terreno necessario alla sua costruzione risale al 1710, ma solo nel 1735 le suore aderirono alla regola salesiana.

Si accede al monastero della Visitazione tramite un monumentale portale in stile neoclassico realizzato in pietra di Sarnico con cancello in ferro battuto. Eseguito verso la fine del Settecento, il disegno viene attribuito all’architetto Andrea Breni di Nembro, ma alcuni lo associano a Simone Elia in ragione della sua qualità architettonica. Il portale ha dimensioni notevoli, il disegno dell’architettura e degli elementi decorativi sono particolarmente accurati e conferiscono austerità e dignità. Purtroppo, la vulnerabilità della pietra Arenaria di Sarnico con il quale è stato costruito ha favorito un accelerato degrado e, ad oggi, il portale è in precarie condizioni di conservazione.

L’ampio piazzale che troviamo, varcato il portale, funge da sagrato per la chiesa. La “nuova” chiesa della Visitazione viene costruita ex novo tra il 1780 ed il 1795 su progetto d'autore incerto. La tradizione la attribuisce all'architetto Simone Elia, alquanto attivo a cavallo tra Sette e Ottocento ed autore, tra le altre cose, del Palazzo dell’Accademia Carrara in Bergamo e di Villa Camozzi a Ranica, o a Giovan Battista Caniana, secondo un criterio di attribuzione di tipo stilistico. Certo è che la chiesa viene titolata alla Visitazione di Maria Santissima. La muratura è in ciottoli, provenienti dal fiume Serio, con cantonali costituiti da pietre squadrate in calcare chiaro. La presenza di blocchi sporgenti, detti chiamate, e di fori pontai evidenzia l'incompiutezza della facciata, che era spesso l’ultima parte della chiesa ad essere compiuta. L'interno è neoclassico, con pianta a croce greca. Le pareti anziché essere lisce e bianche, come da consuetudine per questo stile, sono colme di coloratissime ornamentazioni di gusto Settecentesco. Del pittore Lorenzo Tacchi di Alzano sono i dipinti a finti stucchi, mentre le decorazioni che riproducono bassorilievi sono opera di Vincenzo Bonomini e Luigi Deleidi. Dell'affreschista Vincenzo Orelli sono invece le figurazioni simboliche della cupola. L'altare maggiore in marmo bianco di Carrara è spiccatamente neoclassico e fu probabilmente progettato dal luganese Gian Francesco Lucchini. La pala d'altare, che rappresenta la Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, viene attribuita a Giovanni Raggi, pittore bergamasco del '700. Le due statue a grandezza naturale realizzate in marmo e poste accanto alla pala riproducono Fede e Speranza. Sotto l'ancona del tabernacolo, un'ampia grata si apre sul coro retrostante, mentre le due grate ai lati del presbiterio consentivano alle monache di assistere alla messa. I due altari laterali sono in marmo verde antico e marmo di Carrara, l’altare posto a destra è dedicato alla Vergine con l'Angelo Custode e troviamo raffigurati, nel quadro realizzato dal pittore Carlo Ceresa per l’antica Chiesa dei Santi Carlo e Angelo Custode, anche San Carlo e San Francesco d'Assisi. Presso l’altare posto a sinistra troviamo invece la rappresentazione settecentesca (autore ignoto) di San Francesco di Sales e Santa Giovanna Francesca di Chantal, tipico tema salesiano.

All'interno della sagrestia troviamo diversi quadri, tra cui un Martirio di San Pietro da Verona di inizio '600 attribuito a G.B. Trotti detto "Malosso" ed un Martirio di San Sebastiano d'autore ignoto dello stesso periodo.

Le risorse finanziarie a sostegno dei lavori erano assicurate dal lascito inserito nelle disposizioni testamentarie del conte Giovanni Battista Pellicioli (1686), proprietario di Palazzo Pelliccioli del Portone (oggi sede comunale). La famiglia era strettamente legata all’ordine e al tema dell’istruzione femminile, Delia Zanchi Pelliccioli (moglie di Giovanni Battista Pellicioli) fonda infatti il Collegio della Immacolata Concezione per l’accoglienza delle fanciulle orfane e in povertà. Le riforme del monastero, attribuite a Sisto Caniana, vengono invece concluse solo nel secondo decennio del secolo successivo. Parte degli arredi, dei paramenti e dei finissimi merletti, di cui la Chiesa della Visitazione è assai ricca, provengono dalle famiglie delle monache, si tratta quindi di doni.

il collegio viene soppresso con le leggi napoleoniche e sostituito con un nuovo educandato, ma a seguito del sempre minor numero di religiose, il monastero è stato chiuso nel febbraio del 2015.

Modalità di Accesso

Accesso libero.

 

Luogo
Via Salesiane, Alzano Lombardo, BG, Italia
Costi

Gratuito.

Ultimo Aggiornamento

12
Dic/23

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