Cimitero di Alzano Maggiore

Descrizione

Il Cimitero

Inizialmente il sito del cimitero di Alzano Maggiore e di Alzano Sopra era unico, posto sul confine tra i due comuni, ma viene dismesso nel primo decennio del Novecento a seguito dell’entrata in vigore di nuove disposizioni legislative igienico-sanitarie. L’antico cimitero risaliva al 1825, voluto dal sacerdote Giacinto Bassi e costruito su progetto di Sisto Caniana e di Simone Elia a partire dall’edificio ospitante le sepolture dei sacerdoti. Il nuovo cimitero comunale venne quindi eretto nel 1907 su progetto dell’Ingegnere Angelo Menighetti, professionista molto attivo in Bergamo. Il vasto complesso presenta un impianto molto semplice, con un padiglione d’ingresso posto in posizione elevata e rivolto verso il paese. Il padiglione di fondo, posto ad una quota inferiore, asseconda il digradare del terreno. Lo stile dell’architettura è una riuscita combinazione di motivi neobizantini e neogotici.

Il nuovo cimitero accoglie alcuni elementi provenienti dalla struttura più antica, come l’imponente scultura posta sulla sommità del padiglione di ingresso raffigurante il Tempo Alato con i consueti attributi della falce e della clessidra, opera in pietra arenaria realizzata da Giovanni Vela. Nel padiglione di fondo si conservano invece le lapidi delle sepolture sacerdotali in marmo nero ed incisioni raffinate, provenienti anch’esse dal precedente cimitero. È qui collocata la tomba dell’ingegnere Cesare Pesenti, principale artefice del successo della Officina Pesenti per la produzione del Portland, poi Italcementi, in Alzano Sopra.

L’edificio cimiteriale è integralmente realizzato con conglomerati e malte cementizie policrome, ossia cementi decorativi realizzati con polveri e frammenti di pietre e cemento bianco; materiali prodotti proprio dalla ditta Pesenti.

Approfondimento: la Cappella Familiare di Carlo Pesenti

Carlo Pesenti morì nel 1911, ma la cappella di famiglia fu progettata da Luigi Angelini nel 1912 e completata nel 1915. Si tratta di una edicola funeraria che manifesta con chiarezza la rilevanza sociale del committente grazie alla qualità dell’architettura e della sua realizzazione. L’edificio è ad impianto centrale e le sepolture trovano posto nello spessore delle murature perimetrali. Luigi Angelini conferisce a questo edificio una connotazione architettonica attraverso l’accorta combinazione di stilemi neobabilonesi e suggestioni Jugendstil. Si tratta di un interessante esercizio stilistico, di cui si sottolineano: il disegno e le decorazioni delle colonne; la cupoletta estradossata; il disegno del portale d’ingresso; il sapiente utilizzo cromatico di pietre naturali, come il rosso marmo Fior di Pesco Carnico, e artificiali, come il finto Ceppo in cemento decorativo giallo e rosso; la raffinatissima calibrazione delle arti applicate, come ad esempio il ricco intreccio fitomorfo della cancellata d’ingresso.

Modalità di Accesso

Accesso libero.

Luogo
Via Silvio Pellico, Alzano Lombardo, BG, Italia
Costi

Gratuito.

Ultimo Aggiornamento

12
Dic/23

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