Chiesa di San Michele Arcangelo

Descrizione

La Chiesa

Costruita tra il 1712 e il 1721 su progetto di Giovan Battista Caniana, la Chiesa di San Michele Arcangelo è da molti anni chiusa al culto. Sorge per ospitare le sepolture dei parrocchiani, sollevando da tale incombenza la contigua Basilica di San Martino Vescovo; com’è noto bisognerà attendere l’epoca napoleonica per l’istituzione dei cimiteri esterni alle mura cittadine. Le lapidi in marmo chiaro dei nobili alzanesi e degli ecclesiastici sono ancora visibili, murate nella pavimentazione interna alla chiesa e in quella in cotto dell’esonartece (portico). Si tratta di preziose testimonianze di sepolture individuali e collettive caratterizzate dalla presenza di “bocche piombate” che consentivano di depositare e salme negli ambienti sepolcrali che si estendono sotto all’edificio, come da prassi per l’epoca. Sorge sulla preesistente Chiesa del Suffragio, sede della Confraternita dei Disciplini Neri. I Disciplini Neri avevano il compito di custodire le salme dei morti di peste del 1630, per questa ragione l’area viene spesso citata con il nome di Chiesa e contrada dei Morti. Successivamente saranno i Domenicani a condurre la gestione ed il culto presso la chiesa di San Michele Arcangelo.

L’architettura rispecchia il tipico gusto barocco lombardo: impianto a croce greca; dinamica cupola ovale al centro; sapiente gioco di volumi di transetti, abside, tiburio e sacrestie; disegno mistilineo di aperture e cornici; gioco plastico e pittorico dell’aula interna, con sfondati architettonici illusionistici e rapporti proporzionali di grande equilibrio. Lo stato di conservazione degli interni è conseguenza dell’abbandono e dei furti che hanno interessato la chiesa. Sono degni di menzione: l’altare laterale (lato destro) con la pala raffigurante Sant'Ignazio di Loyola e, in secondo piano, i Santi Luigi Gonzaga e Onofrio realizzata da un pittore veneto settecentesco; l’altare laterale (lato sinistro) titolato alla Madonna del Carmine; le cantorie poste ai lati del presbiterio realizzate in legno dipinto, come anche il pulpito; l'altare maggiore a tre alzate con edicola centrale. Sulle pareti dell'abside sono collocati tre dipinti raffiguranti San Michele Arcangelo realizzati nel '700 dal nembrese Giovanni Carobbio. La cupola, affrescata con la rappresentazione del Paradiso col Trionfo del Redentore, è opera di Vicenzo Orelli.

La facciata viene completata nel 1913 e si basa sull’antico progetto di Giuseppe Caniana, figlio di Giovan Battista. Il disegno è di ispirazione neoclassica, non segue gli influssi utilizzati all’interno del tempio e negli altri fronti. Presenta colonne di ordine gigante composito ed un timpano classico con al centro un cartiglio recante la spada e la bilancia, attributi della giustizia divina. Originale anche la presenza di un esonartece, ovvero un portico esterno aperto verso il sagrato caratteristico delle prime chiese cristiane, che oggi ospita nelle edicole a lato del portale d’ingresso le statue delle personificazioni di Preghiera e Eternità. Statue realizzate in Pietra di Vicenza per l’antico cimitero di Alzano Maggiore, traslate nell’Oratorio femminile opera di Luigi Angelini a seguito della soppressione del Campo Santo ed in fine posizionate presso San Michele in occasione della demolizione dell’Oratorio.

Approfondimento: L’architettura come lettura dello sviluppo economico di Alzano

La decisione di costruire una chiesa di queste dimensioni vicino all’imponente Basilica di San Martino Vescovo è da ricondurre alle floride condizioni dell'Alzano di inizio Settecento, che registra un notevole impulso economico grazie allo sviluppo dell'industria della seta ed alle migliorate condizioni di allevamento ed agricoltura. Sono numerose le filande che si insediano nel territorio, comprese tra le due canalizzazioni artificiali già note con il nome di roggia Seriola e roggia Morlana. Questo periodo di prosperità portò, tra la fine del '600 e la prima metà del '700, ad un notevole sviluppo edilizio in campo sia sacro che civile e ad un arricchimento sul piano artistico. La chiesa di San Michele, oggi troppo poco nota, ne è chiara testimonianza, basti pensare che la famiglia Caniana la scelse quale sede delle sepolture familiari.

Modalità di Accesso

La chiesa è di proprietà della parrocchia di Alzano Maggiore, visitabile su prenotazione (presenta barriere architettoniche). Per informazioni: www.museosanmartino.org

 

Luogo
Via Roma, Alzano Lombardo, BG, Italia
Costi

Gratuito.

Ultimo Aggiornamento

12
Dic/23

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