Villa Paglia

Descrizione

La Villa

Ci troviamo nella proprietà Dossi, che assieme a Montecchio attirò l’attenzione della famiglia Pesenti nell’ultimo decennio del XIX secolo, ovvero nel momento di massima crescita della loro società per la produzione delle calci idrauliche e dei cementi sorta ad Alzano Sopra (poi Italcementi). Villa Paglia, nella sua configurazione attuale, è l'esito di una serie di trasformazioni realizzate in tempi differenti su un nucleo edificato che risale forse al XV o XVI secolo. Probabilmente, verso la fine del Settecento, il nucleo rurale originario viene trasformato in villa di campagna dai Bidasio Imberti ed è qui che nacque l'ingegnere Pietro Paleocapa nel 1788 da Cecilia Bidasio Imberti e Mario Paleocapa (Cancelliere della Repubblica Veneta); figura di spicco meglio nota per il suo coinvolgimento nella realizzazione del canale di Suez. L’edificio già nel catasto Napoleonico del 1813 è censito quale casa di villeggiatura ed è ipotizzabile che avesse l’impianto che conserva tuttora. Frutto di ampliamenti e modifiche avvenuti in tempi più antichi, sottolineati all’irregolarità geometrica e il diverso spessore murario. Dopo diversi passaggi di proprietà nel 1891 la proprietà viene acquistata dalla famiglia Pesenti, rappresentata dal cav. Carlo. L’acquisto costituisce, per quanto ci è noto, la prima di numerose iniziative volte a dotare i membri della famiglia di residenze di prestigio nel territorio di Alzano, a cui segue nel 1897 l’acquisto della vicina proprietà Montecchio e la ridefinizione architettonica delle preesistenze. Con i Pesenti si assiste ad un complessivo processo di riforma che trasforma la casa di villeggiatura in residenza di Daniele Pesenti e della moglie Giuseppina Pigna (nipote di Paolo Pigna); matrimonio che suggella il legame con la Cartiera Paolo Pigna e porterà Daniele Pesenti ad assumerne la direzione alla morte di Carillo Pigna. Gli interventi di aggiornamento funzionale e decorativo della villa interessano sia l’esterno che l’interno, ci si riferisce ad esempio alle verande in aggetto (bow-windows) incorniciate da eleganti elementi architettonici in graniglia di cemento bianca e nera, ai pavimenti in parquet ad intarsio del secondo piano e ai serramenti interni con i vetri acidati a disegno Liberty.

Nell’angolo nord-ovest della proprietà, verso la chiesa di San Giorgio, viene costruita la casa con stalla, rimessa e scuderia a due piani. Benché si tratti di edifici di servizio, non rinunciarono a conferir loro una definizione architettonica elegante e unitaria.

Di grande importanza è anche il giardino, a cui i Pesenti dedicano un’attenzione particolare pari a quella riservata agli edifici, esito certamente di una collaborazione fra la famiglia Pesenti-Pigna e le importanti ditte di giardinaggio allora attive in Alzano e gestite da: Alessandro Andreini, famiglia Scarpellini ed Emilio Andreini. Si tratta di uno dei pochi esempi di giardino di inizio Novecento giunto quasi intatto fino ad oggi, ricco di esemplari ormai monumentali di specie arboree esotiche che all’epoca del loro impianto erano considerate rare e pregiate.

Nel 1912 la proprietà della villa passa agli eredi di Daniele e Giuseppina, usufruttuaria, i figli Carillo, Giulia, Teresina, Augusta e Barbara. In seguito, la proprietà passa alla sola Teresa Pesenti Pigna, sposata all’ingegner Guido Paglia e nel 1954 si apre la successione in favore dell’ingegner Mario Paglia. La famiglia Paglia abita la villa per diversi decenni e, nel 1990, la cede al Comune di Alzano. Nell’atto di vendita sono espressamente indicate clausole a favore della conservazione dell’integrità dell’edificio e del parco ancora noti con il cognome della famiglia.

Approfondimento: le Ville della Contrada del Ponte Baldo

Fino agli anni Settanta del Novecento chi avesse percorso la stretta via Paleocapa fra Nese e Alzano, antica Contrada del Ponte Baldo, avrebbe attraversato uno sito di grande bellezza paesaggistica. A monte dell’antico borgo di San Pietro si era costituito un complesso composto da tre grandi ville coi relativi parchi, integrato con il paesaggio agrario pedecollinare che restò pressoché invariato fino alla fine dell’Ottocento, inizi Novecento. Una delle tre ville è l’attuale Villa Paglia, già Villa Pesenti-Pigna e ancor prima Villa Bidasio. Le restanti erano l’elegante villa di Carlo Pesenti o Montecchio e villa Monzini. Nel Novecento subiscono delle riforme ad opera di famiglie alto borghesi, come la famiglia Pesenti, diventando residenze stabili. Prima venivano frequentate sporadicamente in quanto adibite al soggiorno stagionale, da cui l’appellativo “casa di villeggiatura” ricorrente nei documenti ottocenteschi. Annesse vi erano case coloniche o “da massaro” per la conduzione dell’attività agricola, nello specifico: vigneti, gelsi (per l’allevamento del Baco da seta), frutteti, aree boscate.

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Modalità di Accesso

Accessi da via Pietro Paleocapa e via Giorgio Paglia.

Luogo
Via Pietro Paleocapa, Alzano Lombardo, BG, Italia
Costi

Gratuito.

Ultimo Aggiornamento

11
Dic/23

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