Alzano Sopra

La prima attestazione documentaria di Alzano Sopra, a noi nota, si trova in un atto del 919 che cita un certo Paolo di “Alesano Subteriori”. Alcuni secoli dopo è il “rotulum episcopatus Bergomi 1258” a citare Alzano Sopra. Si tratta di un cartulario pergamenaceo dell’archivio della Curia Vescovile di Bergamo che negli scritti datati 1241 parla di Alzano e Nembro e della loro fedeltà al nuovo vescovo di Bergamo Enrico, mentre in quelli datati 1248 ci informa che Alzano Superiore faceva Comune con Nembro e risultava essere tra i Comuni che avevano ottenuto l'emancipazione dalla giurisdizione vescovile per la costituzione dell'autonomia comunale. Dagli statuti della Valle Seriana del 1434 (conservati nella Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo) si evince che Alzano Sopra aveva il diritto di eleggere un suo rappresentante nel Consiglio di Valle. Il Comune di Nembro e di Alzano Superiore, citati anche come “Nimbro Superiori et Inferiori”, potevano quindi nominare due Anziani nel Consiglio di Valle, uno per Nembro ed uno per Alzano Sopra. Ottenuta l'autonomia comunale da Nembro, unitamente a quella parrocchiale, Alzano Sopra perde tale diritto, ma nel 1582 la separazione fu ratificata. Nello stesso anno vengono definiti i confini dei Comuni di Alzano Sopra, Alzano Maggiore e Nembro.

Data Pubblicazione: 10 Dicembre 2023

Descrizione

La prima attestazione documentaria di Alzano Sopra, a noi nota, si trova in un atto del 919 che cita un certo Paolo di “Alesano Subteriori”. Alcuni secoli dopo è il “rotulum episcopatus Bergomi 1258” a citare Alzano Sopra. Si tratta di un cartulario pergamenaceo dell’archivio della Curia Vescovile di Bergamo che negli scritti datati 1241 parla di Alzano e Nembro e della loro fedeltà al nuovo vescovo di Bergamo Enrico, mentre in quelli datati 1248 ci informa che Alzano Superiore faceva Comune con Nembro e risultava essere tra i Comuni che avevano ottenuto l'emancipazione dalla giurisdizione vescovile per la costituzione dell'autonomia comunale. Dagli statuti della Valle Seriana del 1434 (conservati nella Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo) si evince che Alzano Sopra aveva il diritto di eleggere un suo rappresentante nel Consiglio di Valle. Il Comune di Nembro e di Alzano Superiore, citati anche come “Nimbro Superiori et Inferiori”, potevano quindi nominare due Anziani nel Consiglio di Valle, uno per Nembro ed uno per Alzano Sopra. Ottenuta l'autonomia comunale da Nembro, unitamente a quella parrocchiale, Alzano Sopra perde tale diritto, ma nel 1582 la separazione fu ratificata. Nello stesso anno vengono definiti i confini dei Comuni di Alzano Sopra, Alzano Maggiore e Nembro.

Secondo la relazione di Giovanni Da Lezze, Alzano Sopra nel 1596 aveva due contrade note coi i nomi di Alzano Sopra e Molini governate da un Console, due sindaci e un Canevaro. Contava 315 abitanti, che a fine Settecento diventano 350 distribuiti tra le contrade: della Croce, della Torre, dei Marinoni, di Val Manna, della Fontana e della Rasla. Sempre nel 1596, sul territorio comunale, si coltivavano vite, grano e castagne, mentre tre o quattro famiglie facoltose commerciavano in panni; si fabbricavano circa 50 panni l'anno grazie alla presenza di due mulini ed un follo. Va detto inoltre che il Comune usufruiva del privilegio concesso da Venezia alla Valle Seriana dell'esenzione dei dazi su vino, carne e pane, godendo anche del diritto di pascolo lungo il fiume Serio.

Cessato il dominio Veneto e con l'avvento di quello Francese Alzano Sopra, dal 17 aprile 1797 al 31 dicembre 1809, fu Comune del Cantone e poi del Distretto di Alzano Maggiore. Una dettagliata descrizione dell'attività del Comune e della società civile di Alzano Sopra può essere letta nel manoscritto del notaio Giovanni Antonio Balbiani dal titolo “Fedele relazione delle notizie della Comunità e Parrocchia d'Alzano Sopra”, datato 1796. Sappiamo così che verso la fine del Settecento l’attività manifatturiera contava su un mulino per la macinazione di grano e cereali, un torchio da vino, un filatoio per la seta ed una segheria. Tali edifici sfruttavano la forza idraulica proveniente dai canali artificiali, le rogge Serio e Morlana. Completavano il quadro delle attività due botteghe di generi alimentari, due calzolai, un falegname, un chirurgo ed un notaio. Vi erano inoltre due scuole, sostenute dal legato Ronzoni, una per i fanciulli ed una per le fanciulle. Quanto descritto resterà quasi immutato per un secolo.

Dal 1810 al 1816 fu aggregato ad Alzano Maggiore, insieme a Nese, sotto alla dicitura “Comune di Alzano Maggiore e Uniti”, ma dal 12 febbraio 1816 fu di nuovo Comune del VI Distretto di Alzano Maggiore. Nel 1820 Alzano Sopra contava 410 abitanti ed era noto per la coltivazione di biade, gelso e vite. Lungo la roggia Serio vi erano filatoi per la lavorazione e produzione di seta e segherie. In quegli anni era composto dalle contrade: Valleluio, Valmanna, Collina, San Giuliano. Con il Regno d'Italia, dal 23 ottobre 1859, è Comune del VIII Mandamento di Alzano Maggiore. Nella seconda metà dell'Ottocento si assiste al vero e proprio sviluppo economico di Alzano Solpra, sostenuto dai settori della produzione di carta e cemento. La cartiera Pesenti aveva iniziato l’attività già alla fine del Settecento come piccola bottega, demolita nel 1986 viene sostituita dal cementificio appartenente sempre alla famiglia Pesenti. Cementificio dei fratelli Pesenti fu Antonio che aveva iniziato l'attività nel 1878, trasferendosi da Nese e che divenne Italcementi nel 1927. Il fiorire delle attività industriali e dello sviluppo economico fu caratterizzato dall'arricchimento delle architetture abitative, in particolare delle residenze delle famiglie economicamente abbienti, come Villa Camilla progettata dell'arch. Virginio Muzio nel 1895.

Il Comune cessò nel 1927 per effetto del Regio Decreto del 28 aprile 1927, che stabilì la fusione di Alzano Sopra con Alzano Maggiore e la nascita di Alzano Lombardo.

Modalità di Accesso

Accesso Libero.

Luogo
Alzano Lombardo, BG, Italia
Costi

Gratuito.

Ultimo Aggiornamento

10
Dic/23

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